E
a quanto pare la "cura" De Canio è servita : le ultime
giornate hanno restituito ai napoletani una squadra degna d'ambizioni
d'alta quota. Il tecnico però cerca di andarci piano con gli
eccessivi entusiasmi che potrebbero risultare, al contrario,
spiacevoli scottature. Definisce il Napoli una squadra al momento
affidabile che però continua ad essere un cantiere aperto:
attualmente gli sforzi più intensi del tecnico e della squadra si
concentrano sulla scelta del modulo tattico più opportuno da
attuare.In quest'ottica, nelle ultime giornate, gli azzurri si sono
presentati in campo con un 4-4-2 (che ha esaltato soprattutto le
qualità di difensori e centrocampisti) più confacente alle
caratteristiche degli attuali giocatori rispetto al precedente 3-5-2
tipico delle precedenti esperienze tecniche di De Canio.Lo scopo
indicato è quello di raggiungere col tempo la quadratura del
cerchio: portare a casa i risultati offrendo uno spettacolo
calcistico degno di una squadra di rango.
Anche
sul capitolo società il tecnico azzurro non usa le mezze parole
tipiche del mondo del pallone, portando la discussione tecnica a
sfiorare anche questioni, definiamole così, di natura organizzativa:
"Una grande squadra" dice, "è sempre figlia di una
grande società".Servono solide basi per durare nel grande
calcio: così può sintetizzarsi il punto di vista dell'ex tecnico
dell'Udinese. Quindi la società, risolti i problemi di proprietà,
dovrà ripartire da una seria programmazione. Per guardare in modo
positivo al futuro però non saranno sufficienti le risorse
economiche: queste dovranno fare da supporto ad un'organizzazione
capillare che consenta anche di sfruttare le potenzialità espresse
dal calcio giovanile."Ci stiamo preparando al futuro ed anch'io
mi interesso, in prima persona, del settore giovanile", afferma
il mister. Poi aggiunge: " il Napoli deve e può diventare un
modello a livello nazionale oltre che per il meridione.La Campania è
da sempre un grande serbatoio di ottimi giocatori e molti di questi,
tuttora, calcano i campi della serie A facendosi onore (n.d.r. basti
pensare a Fabio Cannavaro, uno dei talenti partiti dalla città di
Pulcinella). Il Napoli può autoalimentarsi, prendendo ragazzi dalle
scuole calcio e diventando leader in serie A".
Parla
con sentimento De Canio, con l'amore che un uomo del Sud prova verso
quella che rimane la più importante realtà sportiva presente da
Roma in giù."Non sono di passaggio a Napoli" fa sapere
l'allenatore materano; vuol provare a costruire qualcosa che rimanga
nel tempo. Intanto, crediamo, gli sarebbe sufficiente ricalcare le
orme di Walter Novellino, altro uomo del Sud che a Napoli, riuscendo
sempre ad essere franco con i tifosi, ha lasciato un segno profondo
nei cuori della gente (Maradona non c'era già più da un bel po':
c'erano solo un allenatore giovane e serio, un grande gruppo, l'amore
dei tifosi. Allora si tornò in serie A anche grazie ad un pubblico
da record, poi qualcuno decise che era meglio disfare tutto: ma
quella è un'altra storia). L'ultimo pensiero del pomeriggio al
Corriere dello Sport Gigi De Canio lo rivolge ai tifosi, il vero
patrimonio del Napoli aggiungiamo noi, lo stabile puntello che ha
sorretto il Napoli durante questi anni di crisi nera." Adesso mi
pare giusto che tornino allo stadio. Si sono fatti giustamente
sentire e Domenica accetteremo, come sempre, sia gli applausi che i
fischi: il Napoli squadra ha però dimostrato di meritare un po' di
fiducia e adesso anche i problemi societari stanno vivendo
un'importante evoluzione che si spera porti dei benefici".
E poi
conclude: "la squadra lotterà senza lesinare energie per
restituire ai tifosi e alla città la posizione che gli compete.
Siamo orgogliosi di rappresentare Napoli e per questo, vi assicuro,
ce la mettiamo tutta in ogni partita. Proviamo a ripartire da
qui".Parola di De Canio, davvero una persona seria!
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