Passa ai contenuti principali

Francia-Italia - fin

La Francia comincia bene


La Francia è più intraprendente all’inizio del secondo tempo, con Henry che è quasi liberato da un passaggio di Zidane, ma Cannavero interviene prontamente. Al 49’ una grande discesa sulla sinistra lo spinge sulla linea di fondo, ma il preciso passaggio in profondità di Zidane arriva a pochi centimetri (milliones de crediti fifa 9. Ver sur FIFA 19 : crédits fifa 19 per acquistare ZIDANE )
Italia in vantaggio con Delvecchio
L’Italia sembra a corto di idee e di invenzioni e non è una grande sorpresa l’innesto di Del Piero al posto di Fiore al 53’. Pochi secondi dopo l’Italia va vicino al vantaggio, quando è Blanc a respingere disperatamente un pericoloso cross di Maldini. L’Italia passa comunque in vantaggio al 53’ con una manovra splendidamente semplice. Un colpo di tacco di Totti libera Pessotto sulla sinistra e il successivo cross elude Desailly, permettendo a Delvecchio di colpire al volo e di insaccare dalla breve distanza. È il primo gol del romanista in nazionale alla sua sesta presenza, dopo che non aveva mai disputato una partita di qualificazione.

La Francia aumenta il ritmo
L’Italia potrebbe raddoppiare al 59’, quando Totti libera Del Piero, ma il giocatore juventino tira addosso al portiere. La Francia fa entrare Wiltord per rafforzare l’attacco, ma è un difensore che potrebbe quasi riportarli in partita, quando Thuram impegna severamente Toldo con un colpo di testa su cross di Zidane. In seguito un tiro di Wiltord è salvato di piede da Toldo al 62’ dopo che Zidane aveva scardinato la difesa italiana: i campioni del mondo dimostrano di crederci.
Toldo para ancora
Tuttavia, Toldo dimostra di essere ancora in forma fantastica e riesce a salvare di piede su Henry che fa gridare al gol su un altro cross di Zidane. La necessità della Francia di attaccare la lascia scoperta al contropiede e Del vecchio, al 69’, colpisce al volo mandando di poco alto dopo un eccellente passaggio di Pessotto.
Wiltord segna il gol della salvezza
La Francia fatica a finalizzare al meglio i suoi attacchi malgrado l’innesto di un terzo attaccante, cioè Trézéguet. Intanto, l’Italia sbaglia un’altra occasione per sigillare la vittoria con Del Piero che tira addosso a Barthez a cinque minuti dal 90’. Avrebbero pagato tutto questo spreco nella maniera più crudele possibile, quando Wiltord si libera sulla destra in pieno recupero e scocca un tiro basso che batte Toldo e manda le squadre ai supplementari.
Incidente a Toldo
La Francia, ancorata alla sua boa di salvezza, comincia i tempi supplementari all’attacco, con Henry che spara dritto in bocca a Toldo al 93’. Alcuni secondi dopo, Barthez si precipita fuori dalla sua area per anticipare Del Piero. Toldo necessita poi di cure mediche, il viso in sangue dopo uno scontro con Trézéguet. L’attaccante francese lo colpisce in viso con un calcio seguendo un tiro deviato di Pirès che il portiere para bene.
Trézéguet e il golden gol della vittoria
Date le premesse entrambe le squadre sono ammirevolmente votate all’attacco. Al 99’, Del Piero manda di nuovo fuori mentre il suo compagno di squadra della Juventus, Zidane, batte una punizione ad effetto due minuti dopo. Il sempre più incisivo Zidane vede successivamente un suo tiro deviato a lato dopo un cross di Pirès. È il prologo al golden gol del 103’: Pirès scende sulla sinistra e crossa all’indietro per Trézéguet, che scocca un favoloso tiro, il primo della partita, sotto la traversa.
Con i tifosi francesi esultanti, Deschamps alza al cielo il trofeo Henri Delaunay.

Commenti

Post popolari in questo blog

Materazzi e Gascoigne stelle in Cina

La gara doveva disputarsi alle 15,30 ma all'ultimo momento e' stata anticipata alle 13,30 per permettere, a tutti gli altri club di JIA A e JIA B, di presenziare all'inaugurazione. Tra I vari volti dei calciatori, presenti alla sfilata, non poteva sfuggire quello dell'indimenticabile Gascoigne. In uno stadio pressochè deserto, con fotografi cinesi che facevano la fila per fargli le foto, e' stato rigorosamente immobile all'inno nazionale cinese e ha salutato I tifosi calciando sugli spalti alcuni palloni offerti dagli sponsor. Una nota, ad accompagnare gli atleti durante la sfilata c'erano I ragazzi della mia scuola di calcio, che avranno sognato, in futuro, di poter essere loro I protagonisti. Poi alle 13,30, come già detto, ha preso inIzio il match tra la formazione di casa dello Shenzhen e il Tianjin, che ha segnalat...

Il bilancio del mondiale nippo-coreano 2

Il mondiale nippocoreano ci ha anche fatto conoscere dei veri campioni e delle vere sorprese: il bomber Klose, l'esterno americano Beasley, lo spagnolo Joaquin, il fantasista Fadiga, il redivivo coreano Ahn, la conferma Kahn, il trio delle meraviglie Rivaldo, Ronaldo, Ronaldinho, e poi Torrado, Cuevas, Hasan Sas, Donovan, già puntati da mezza serie A e non solo. E poi la Turchia, capace di far tremare anche il Brasile e di fermarsi solo alle semifinali, alla sua seconda partecipazione, sulla scia del fenomeno Galatasaray. Ma manca ancora qualcosa, il Chievo dei mondiali: l'ormai mitico Senegal. L'allenatore francese Bruno Metsu ha plasmato questa formazione a suo piacimento, puntando sulla corsa, sulla tecnica, ma soprattutto sulle motivazioni dei ragazzi africani, esordienti ai mondiali. E' stato il mondiale delle sorprese, il primo mondiale organizz...

Il bilancio del mondiale nippo-coreano

Tralasciamo tutte le polemiche che hanno caratterizzato questi mondiali di calcio e analizziamo cosa si è visto realmente dal punto di vista sportivo e più squisitamente tecnico, che poi è l'aspetto più poetico del calcio. Abbiamo visto abbandonare al primo turno, loro malgrado, quattro nazionali favorite alla vigilia e dal grande blasone: Francia, Argentina, Uruguay e Portogallo. Per non parlare poi delle decadute Russia, Nigeria (sembra che il ciclo sia finito), Croazia (terza all'ultima competizione iridata) e Camerun (ex nazionale prodigio). Ma ciò che più è mancato è il gioco, che insieme a fattori ambientali, errori arbitrali e mancanza di grinta o di "fame di vittoria" che dir si voglia, ha rappresentato la causa principale della disfatta della Spagna e soprattutto dei nostri azzurri. Il team che ha mostrato il gioco più bello, più fantasioso, più organizzato è st...